Ad Aprile Milano verrà animata dalla 58esima edizione del Salone del Mobile, ripercorriamo insieme le tappe fondamentali della fiera di settore più importante del mondo
La manifestazione nasce nel 1961 nella capitale meneghina con lo scopo iniziale di promuovere le esportazioni italiane dell’industria dell’arredo e anche dei suoi complementi.
Con il passare degli anni si sono aggiunte aree espositive collaterali come le biennali Euroluce negli anni dispari mentre EuroCucina e Salone Internazionale del Bagno negli anni pari e agli annuali Salone Internazionale del Complemento d’Arredo e Workplace3.0.
In aggiunta si sono affiancate anche FTK (Technology For the Kitchen e S.Project, l’evento dedicato ai prodotti di design e alle soluzioni decorative e tecniche per l’arredo.
Ma la vera novità appare per la prima volta nel 1998, quando il pubblico per la prima volta visita il SaloneSatellite, definito vero e proprio trampolino di lancio anche per i giovani e talentuosi designer emergenti.
Da allora, tutte le migliori aziende del settore vengono a scoprire nuovi talenti da impiegare in future collaborazioni.
Forse, non tutti sanno che attualmente il Salone del Mobile occupa una superficie netta di quasi 210.000 metri quadrati all’interno del quartiere di Fiera Milano a Rho e rappresenta fieramente ogni anno la produzione di oltre 2.300 fra le più dinamiche e creative aziende del mercato mondiale.
Sono oltre 370.000 visitatori di più di 188 Paesi che ogni anno vengano a visitare la kermesse e più di 5.000 i giornalisti della stampa accreditati.
Ma nel 2018 arriva anche un altro anno di svolta.
Nasce infatti il Manifesto; patto d’intenti volto a canalizzare le forze che a Milano lavorano insieme per mantenere il ruolo di leadership della fiera e anche della città.
Parole chiave alla base del documento sono emozione, impresa, qualità, progetto, sistema, giovani, comunicazione e cultura, tutti fruibili nella zona di Milano e limitrofi.
Per prenotare il vostro biglietto d’ingresso, visitate il sito ufficiale dell’evento (www.salonemilano.it) alla sessione “visitare”.
di Carlotta Fornaroli